A cosa serve la tecnologia? È una domanda alla quale ognuno di noi dovrebbe dare una risposta per provare a capire quello che sta succedendo. L'iPhone è il simbolo di questo processo. Riassumendo con poche parole: lo sviluppo tecnologico è ormai evidentemente esponenziale, non lineare. Questo si traduce in conseguenze eclatanti nella nostra vita. In questo momento possiamo ben valutare l'esplosione della tecnologia della comunicazione: siamo tutti interconnessi, sempre, in ogni luogo. Possiamo raggiungere chiunque o qualsiasi informazione in qualsivoglia parte del mondo ci troviamo (non è esattamente così, ma poco ci manca). Qualche giorno fa un amico mi ha mostrato in Google Maps una sua foto scattata nel 1993 di cui lui stesso ignorava l'esistenza. Poche settimane prima aveva trovato in forma di pdf alcuni sui lavori d'illustrazione che pensava di aver perso. Insomma: internet è un immenso, quasi infinito archivio di informazioni presenti e passate. Una biblioteca di Babele, in 4D. Cosa rende possibile pensare che in pochi anni tutta la conoscenza umana sia online in tempo reale e per tutti? La tecnologia, e la sua crescita esponenziale. L'iPhone è la chiave per capire dove andremo a parare. Un dispositivo concepito per rendere possibile questo tutto&subito&inogniluogo che contraddistingue il flusso della comunicazione. Grazie all'iPhone e alle sue annunciate evoluzioni (vedi questo articolo su Macitynet) ognuno di noi sarà, entro vent'anni, una cellula neuronale del grande cervello interconnesso esteso su tutto il pianeta. E poi? L'accelerazione drammatica delle possibilità di comunicazione sarà un motore potentissimo per l'evoluzione tecnologica in altri campi. E qui mi fermo, perché non sono un guru. Ma mi preme rilevare che al momento l'icona di questa rivoluzione culturale epocale è indiscutibilmente l'iPhone. Come l'alfabeto all'alba della storia, come il libro stampato nel Cinquecento.
RIVOLUZIONE IPHONE: JOBS COME GUTENBERG
A cosa serve la tecnologia? È una domanda alla quale ognuno di noi dovrebbe dare una risposta per provare a capire quello che sta succedendo. L'iPhone è il simbolo di questo processo. Riassumendo con poche parole: lo sviluppo tecnologico è ormai evidentemente esponenziale, non lineare. Questo si traduce in conseguenze eclatanti nella nostra vita. In questo momento possiamo ben valutare l'esplosione della tecnologia della comunicazione: siamo tutti interconnessi, sempre, in ogni luogo. Possiamo raggiungere chiunque o qualsiasi informazione in qualsivoglia parte del mondo ci troviamo (non è esattamente così, ma poco ci manca). Qualche giorno fa un amico mi ha mostrato in Google Maps una sua foto scattata nel 1993 di cui lui stesso ignorava l'esistenza. Poche settimane prima aveva trovato in forma di pdf alcuni sui lavori d'illustrazione che pensava di aver perso. Insomma: internet è un immenso, quasi infinito archivio di informazioni presenti e passate. Una biblioteca di Babele, in 4D. Cosa rende possibile pensare che in pochi anni tutta la conoscenza umana sia online in tempo reale e per tutti? La tecnologia, e la sua crescita esponenziale. L'iPhone è la chiave per capire dove andremo a parare. Un dispositivo concepito per rendere possibile questo tutto&subito&inogniluogo che contraddistingue il flusso della comunicazione. Grazie all'iPhone e alle sue annunciate evoluzioni (vedi questo articolo su Macitynet) ognuno di noi sarà, entro vent'anni, una cellula neuronale del grande cervello interconnesso esteso su tutto il pianeta. E poi? L'accelerazione drammatica delle possibilità di comunicazione sarà un motore potentissimo per l'evoluzione tecnologica in altri campi. E qui mi fermo, perché non sono un guru. Ma mi preme rilevare che al momento l'icona di questa rivoluzione culturale epocale è indiscutibilmente l'iPhone. Come l'alfabeto all'alba della storia, come il libro stampato nel Cinquecento.
PROCESSORI MADE IN APPLE
La notizia, se confermata, è gustosa: Apple produrrà in proprio i chip necessari ai propri dispositivi. Il lancio dell'Ansa non lascia spazio a dubbi e ci induce ad alcune riflessioni. Prima: i chip fatti in casa costeranno di più dei chip sviluppati da produttori specializzati. Seconda: i chip fatti in casa avranno specifiche originali, che presumibilmente permetteranno la nascita di prodotti ugualmente originali. Terza: la produzione casalinga di chip potrebbe preludere a un'inversione delle politiche commerciali di Apple, attualmente improntate alla collaborazione (vedasi caso di Intel), per una maggiore chiusura. Quarta: cambiare chip comporterà inevitabilmente cambiare software. Vedremo una generazione del tutto nuova di computer, iphone e ipod? Rumors non confermati vorrebbero Apple in prima linea nello studio dei cosiddetti chip 3D, che farebbero fare un salto generazionale alle capacità di calcolo dei prodotti della mela. Che le due notizie siano connesse con l'acquisizione di PA Semi, un'azienda specializzata in processori a basso consumo?
EBOOK, NUOVE FRONTIERE
Dopo innumerevoli false partenze, gli ebook sembrano finalmente pronti alla diffusione in larga scala. Almeno così sostengono varie fonti, che sono ben riassunte il questo articolo comparso su Repubblica.it. A contribuire alla sensazione che la tecnologia stia finalmente arrivando a maturità vari segnali, tra i quali l'uscita della versione 2 del Kindle (ancora troppo caro: 360 dollari), il lettore di Amazon, e il prezzo più abbordabile del Reader della Sony (299 dollari). E gli studi sempre più avanzati sulla carta digitale, ormai sul mercato.
APPLE'S WAY OF LIFE
Oggi propongo questa breve riflessione. Gli inventori e gestori di Pirate Bay sono stati condannati da un tribunale svedese: galera, multa e indennizzi, quanto basta per mettere la parola fine alla pirateria sul web. O no? Tutti quelli che cercano on line qualcosa da scaricare gratis, sanno che Pirate Bay è solo un simbolo e la condanna è stata una punizione esemplare. Un monito. Che per di più dovrà essere ancora confermata in appello. Non ha fermato di sicuro la pirateria. I siti cinesi, dai quali è possibile ottenere tutto, chi li metterà mai sotto chiave? Pensiamo un attimo alla diffusione della pirateria: in taluni casi è equiparabile a un fenomeno criminale, nel senso che danneggia gli interessi economici di taluni per favorire altri; ma sovente è la risposta meditata e coerente a un fenomeno di monetarizzazione selvaggia di qualunque cosa. Una risposta simile all'esproprio proletario degli anni settanta e ottanta. Non condivisibile, ma comprensibile. Una filosofia che fa dello sharing il punto di forza dell'evoluzione culturale e tecnica, una sorta di "comunismo" delle conoscenze, come si può contraddire? Non è forse vero che la libera circolazione delle idee è più fertile della censura? Cosa c'entra questo discorso con Apple? Beh, Apple apparentemente è l'esatto contrario dello sharing libero. Il sistema tecnologico e di comunicazione messo in piedi da Apple (commercio on line user friendly, grazie ad iTunes, e terminali di download onnipresenti) è finalizzato al business, naturalmente. Ma riflettiamo su questo: se il business iTunes decollasse al punto da diventare lo standard delle transazioni digitali (non solo musica, film e show, ma anche cultura in senso più generale, cioè divulgazione scientifica, ad esempio, e interconnessione con i blog e i forum, che sono sempre di più patrimonio di conoscenza diffusa e specialistica), non credete che il costo del download andrebbe scemando? Non credete che il vero modo per combattere la pirateria sia di impossessarsi delle sue armi (offrire quello che si desidera subito e gratis) e usarle?
LA GUERRA DEL MULTITOUCH SCREEN
Vari siti web si sono occupati della questione. Come spesso accade sui giornali online si trovano le considerazioni più sensate. Perciò linko questa pagina di Repubblica.it dedicata alla denuncia presentata dalla taiwanese Elan contro Apple. In mezzo alla questione ci sono i diritti per il multitouch screen, una delle innovazioni più caratteristiche e strategiche di Apple, utilizzato su iPhone e in procinto di essere sfruttato su alcuni del nuovi prodotti. Tra i quali il "rumoreggiato" netbook col marchio della mela che dovrebbe uscire entro fine anno. Invito alla lettura dell'articolo e ad approfondimenti successivi prima di formulare qualsivoglia giudizio.
INTEL NUOVI PER MAC PIU' VERDI E POTENTI

GOOGLE, RICERCA PIU' UMANA
Con questo post voglio attirare l'attenzione su uno dei problemi più grossi che ci troviamo ad affrontare, noi uomini sommersi dalle informazioni e dai ricordi: come trovare quello che cerchiamo. Circondati da svariati oceani di documenti, pagine web, fotografie, mp3, mp4 e chi più ne ha più ne metta, riempiamo i nostri hd e i nostri bookmarks di oggetti che poi, inevitabilmente, perdiamo. Apple ci ha regalato Spotlight, un motore di ricerca strettamente connesso al finder grazie al quale il nostro computer (in teoria anche la nostra rete personale o aziendale, ma solo in teoria) ritrova tutto quello che abbiamo sparso in giro. Spotlight ha reso quasi inutile la vecchia catalogazione gerarchica, a cartelle, che per anni ci ha permesso la sopravvivenza. Google è nel web quello che Spotlight è sul nostro computer. Da ieri, Google ci offre una ricerca più "umana": grazie a nuovi algoritmi e a software di ricerca che ragionano in termini associativi, il nuovo motore è in grado di offrirci risultati molto più raffinati e aderenti alle nostre esigenze. Il risultato probabilmente inquieterà coloro che profetizzano un'intelligenza centrale invasiva, tipo grande fratello: il dio della rete, come è stato definito. E farà invece sorridere i guru della pubblicità che tramite le logiche associative sono in grado di avere un profilo sempre più preciso di ognuno di noi: preferenze, abitudini, esigenze. Per portarci all'uscio di casa - pardon: alla finestra di Safari - tutti i prodotti che avremo desiderato.SNOW LEOPARD A GIUGNO?
APPLE CALA, JOBS HA SBAGLIATO?

ENERGIA SUPER DALLE NUOVE BATTERIE
Una batteria superveloce SCiB, della ToshibaTELEFONATE GRATIS CON GOOGLE
CREARE UNA STAZIONE GRAFICA (parte seconda)

NUOVO IPOD: MINI, ANZI MICRO
Lanciato in queste ore, il nuovo iPod Shuffle è il prodotto più recente e interessante dell'opera di miniaturizzazione intrapresa da Apple sulla fascia bassa dei suoi iPod. Destinato alla fascia più giovane e agli sportivi, lo Shuffle detiene il record di piccolezza e di leggerezza nella sua categoria: 4 gb di musica - quindi circa mille canzoni - in 4,5 cm d'altezza (e metà larghezza del precedente) per soli 7,8 mm di spessore. Alcune novità interne: utilizza VoiceOver per dire quale canzone si sta ascoltando; consente playlist multiple; ha controlli accessibili sul cavo degli auricolari. In due colori (grigio chiaro e grigio scuro), costa 75 euro.
FIREWIRE 800 O USB 3?
Lo schema del connettore usb 3Il futuro delle porte ad alta velocità su Apple è tutt'altro che segnato. Mentre le nuove macchine di Cupertino sembrano aver ormai abbandonato il vecchio firewire 400 a vantaggio del più performante firewire 800 (vedasi Mac mini), affiancandolo alle solite porte usb 2, da Tokio rimbalza la notizia che i test sui chip usb 3 stanno procedendo alla grande. Questo vorrebbe dire che all'inizio del 2010 le porte ultraveloci sarebbero già disponibili come standard per la maggior parte delle schede madri. Entro un anno, quindi, tutte le periferiche principali potrebbero richiedere una connessione usb 3. Apple si adeguerà? Meditate, gente, se dovete programmare i vostri acquisti...
DA QUARKXPRESS A INDESIGN
Incollo da Macitynet.it questa interessante notizia:
Adobe ha preparato la nuova versione di una guida in PDF (al momento solo in inglese) che illustra pregi, vantaggi e indica agli utenti dello storico software d'impaginazione di Quark come passare ad InDesign. La guida (56 pagine) spiega le principali differenze tra i due software, le abbreviazioni di tastiera più comuni, le funzionalità e una vista dettagliata della document window. Si prosegue con le indicazioni di come aprire file XPress, importare testo e grafica, effettuare il preflight e inviare l'output su varie periferiche.
La guida è solo una di una serie di nuove guide che Adobe ha preparato. Allo stesso indirizzo si trovano guide per chi ancora usa PageMaker, tutorial e vario materiale di training.
(Mauro Notarianni)
DUE HD PER IL NUOVO MAC MINI
Alcuni siti, tra i quali segnalo mytech.it, hanno rimarcato le caratteristiche più interessanti del nuovi Mac mini. In queste righe mi limito a sottolinearne due: primo, nel nuovo Mac mini c'è l'alloggiamento potenziale per un secondo hd; secondo, dei due slot di ram uno parte libero, offrendo all'acquirente la possibilità di espandere la memoria senza buttare via (come avveniva prima) i vecchi banchi. La prima novità permette di guardare al mini come a un piccolo server, che può contare teoricamente su un tera di memoria, piuttosto che sull'opzione mirroring per avere maggiore protezione dei dati. La seconda novità è indice di un'apertura di Apple raramente manifestata in precedenza: non sono lontani i tempi, infatti, in cui entrare in un computer Apple era un'impresa e aggiornarsi da soli la memoria pure. Gli stessi osservatori fanno notare una terza novità, negativa: per un difetto probabilmente attribuibile al firmware, non è consigliabile espandere i mini a più di 4 gb di ram. Oltre, il computer rallenta in maniera inverosimile rendendo inutile e addirittura controproducente l'inserimento della memoria aggiuntiva.
NETBOOK TOUCHSCREEN APPLE?
Sarà così il netbook touchscreen targato Apple?Vi piacerebbe un netbook touchscreen con il MacOsX sopra? A me personalmente sì. Sempre negato da Steve Jobs, che non ha mai apprezzato i cheaputer, il netbook dei sogni potrebbe essere una realtà entro l'estate. Questo è ciò che sostengono a Taiwan, dove ha sede la Wintec, azienda leader nella produzione di display. La Wintec produce già display touchscreen per Apple e non è detto che la prossima infornata non sia destinata proprio a un nuovo prodotto. Rumors a parte, vero è che un netbook rischierebbe di pestare i piedi all'iPhone, rubandogli fette di possibile clientela. Ma, si sa, è il mercato che detta le regola e, al momento, i netbook sono un prodotto di sicuro appeal.
IPOD DA FARE A PEZZI
CREARE UNA STAZIONE GRAFICA (parte prima)

Crisi globale, licenziamenti, mercato deregolato: tutto ci porta a credere che sempre di più, nei prossimi anni, avrà valore la professionalità dell'individuo e la sua capacità imprenditoriale. Probabilmente, molte più aziende si affideranno al lavoro di fornitori esterni, sfoltendo il proprio parco dipendenti. Questa necessaria premessa serve a spiegare perché tutti i grafici e gli editoriali devono prendere in considerazione, a prescindere dalla stabilità della propria posizione lavorativa, la creazione di una stazione di elaborazione a casa. Uno strumento di svago per il proprio tempo libero, che potrebbe diventare indispensabile strumento di lavoro.
LIGHTROOM CRESCE: IN ITALIANO E NUOVI PLUG IN
Maggiore integrazione con le funzioni più evolute di Photoshop nel nuovo Lightroom.La versione 2.3 di Adobe Photoshop Lightroom tocca un traguardo storico: finalmente è in italiano. Il "piccolo photoshop", imperdibile strumento per fotografi e per ricercatori iconografici, dall'inizio di marzo parla la nostra lingua, facilitando il compito al gran numero di operatori che quotidianamente combattono con i menù in inglese. A questo indirizzo è possibile scaricare l'aggiornamento: http://www.adobe.com/downloads/updates/.
GIMP, NON È PHOTOSHOP MA... È GRATIS
Figlio di uno dei tanti (e riusciti) progetti open source, Gimp è un editor di immagini light e gratis, ideale per chi incomincia a cimentarsi (su Mac o su Pc, non fa differenza essendoci entrambe le versioni) nel ritocco fotografico. Si può scaricare, nella versione mac, da questo link: http://gimp.lisanet.de/Website/Overview.html. Per la prova su strada rimando a tra qualche giorno. Per le prime considerazioni invece me la cavo rapidamente: è gratis, ci sono molte delle funzioni di Photoshop, compreso il salvataggio e l'apertura di moltissimi formati grafici. D'altra parte, non ha l'integrazione con un pacchetto completo, come invece accade con Photoshop e la Creative Suite. Per iniziare, direi che basta a avanza.
IMAC, MACMINI E NOVITA' APPLE

Eccoli, i nuovi prodotti Apple. Da oggi sono in vendita. Dopo iMac, arrivano i MacMini e i MacPro.
- MacMini con processore Intel Core 2 Duo da 2 GHz, 1 GB di RAM, HD da 120 GB, unità ottica SuperDrive 8x double-layer e scheda grafica NVIDIA GeForce 9400M. Prezzo di vendita 599 €.
- MacMini con processore Intel Core 2 Duo da 2 GHz, 2 GB di RAM, HD da 320 GB, unità ottica SuperDrive 8x double-layer e scheda grafica NVIDIA GeForce 9400M. Prezzo di vendita 799 €.
TWITTER, IL CINGUETTIO DEL WEB

Incollo questo articolo apparso su Repubblica.it. Interessante, anche per le considerazioni generali sul social network. Non è strettamente mac, ma indirettamente interessa a tutti i macchisti.
MACBOX SET, (quasi) TUTTO QUEL CHE SERVE

Con l'uscita anche in Italia di MacBox Set si completa la collezione di software aggiornata a disposizione dei professionisti del mondo grafico. MacBox Set raccoglie in un unico pacchetto iLife 09, iWork 09 e la versione più recente del MacOs 10.5 Leopard. Il prezzo, 229 euro, è più che abbordabile, in considerazione del fatto che iWork sostituisce egregiamente la maggior parte delle funzioni del più costoso pacchetto Microsoft Office, mentre iLife permette di curare la confezione basic dei prodotti multimediali e web. A uno dei prossimi post rimando l'analisi dei costi di avviamento di una stazione lavoro grafica.
Democrazia Cibernetica

Apparterrebbe alle notizie "off topic”, cioè non Mac, se non fosse che Facebook fa parte dell'esperienza di molti macchisti. Quindi la riporto: Facebook metterà ai voti il pacchetto di nuove regole studiate per rendere più sicuro ed efficiente il social network. In pratica, gli utenti decideranno come sarà Facebook. Se così sarà, è un bell'esempio di webdemocrazia, che fa ben sperare tutti coloro che credono nelle risorse sociali offerte dalla rete e, in particolare, da quello che ormai tutti chiamano Web 2.0.
L'AUTO CON LA MELA DENTRO

Gli svizzeri hanno inventato un'auto sottomessa all'iPhone. Il blog OneApple rilancia una notizia che si è diffusa nei giorni scorsi e che prelude a una serie di news analoghe: la Rinspeed, specializzata in prototipi e modifiche, ha realizzato una vettura sportiva che per funzionare ha bisogno dello smartphone della Apple. In pratica, l'oggetto diventa una centralina che gestisce tutte le funzioni evolute della vettura: riconoscimento utente (al posto delle banali chiavi), accensione fari, tergicristalli, autoradio, ecc. Due considerazioni: innanzi tutto iPhone è vincente ed è battezzato come standard dei futuri smatphone (oltre che fico); e poi, apre la porta a una valanga di ulteriori applicazioni: l'iPhone domotico, padrone della casa del futuro; l'iPhone didattico, nelle scuole; l'iPhone carta d'identità; l'iPhone carta di credito. Per arrivare, come scherzava un divertente video che vi linko, all'iPhone tuttofare: http://www.youtube.com/watch?v=5pGAtb1EW6E.
SAFARI 4 BETA

Nuovo Safari 4 beta. Splendido. Se avete almeno un g5/g4 con Leopard, non importa se intel o powerpc, l'importante è che sia aggiornato alla versione 2009-001 del Security Update e al 10.5.6 del sistema operativo. È il frutto più avanzato della corsa alla velocità intrapresa con Firefox 3. Ma non sono solo le prestazioni da running back a sbalordire. È il miglioramento complessivo, che tocca la sicurezza, la ricerca, l'adattamento ai gusti di chi lo usa, la grafica, la facilità d'uso (si può utilizzare senza mouse), l'apertura verso gli sviluppatori... fino al reader Rss integrato. Naturalmente, i bambini come me più di tutto vengono colpiti dall'interfaccia, sempre più raffinata e sempre più assomigliante a quella di iTunes. Dopo qualche giorno di sperimentazione, posterò la mia personale prova su strada.
IL COMPUTER DI JOBS
iPhone contro tutti
C'è chi lo ha comprato, chi lo comprerà, chi sta valutando se comprarlo, chi non lo comprerà mai. L'iPhone, nel bene e nel male, fa battere il cuore dei malati di tecnologia. Con beneficio d'inventario, e con la consapevolezza che iPhone appartiene alla schiera dei work-in-progress, cioè degli oggetti in continua evoluzione, propongo un po' di siti in cui ho trovato interessanti confronti. IPhone contro tutti, naturalmente.
Filmati su youtube: http://www.youtube.com/results?search_type=&search_query=iphone+vs&aq=f
iPhone contro HTC Diamond contro Sonyericson:http://www.tecnophone.it/2008/05/30/iphone-vs-htc-diamond-vs-sonyericsson-xperia-x1-scontro-fotografico/
iPhone contro Samsung Omnia i900: http://www.hwstation.net/forum/showthread.php?t=1515
iPhone contro Blackberry Bold: http://www.theiphoneblog.com/2008/05/21/iphone-vs-blackberry-bold/
iPhone contro iPod Touch: http://punto-informatico.it/2115903/PI/News/fotorecensione-iphone-vs-ipod-touch.aspx
iPhone contro LG Voyager: http://reviews.cnet.com/4370-11399_7-332-101.html
iPhone contro HTC Touch HD: http://www.mobileblog.it/post/5715/foto-iphone-vs-htc-touch-hd
iPhone contro altri touchscreen: http://technology.timesonline.co.uk/tol/news/tech_and_web/personal_tech/test_bench/article4124866.ece
In più, per ridere, questo iPhone contro Allphones. http://www.allmobileworld.it/?p=8384
NUOVO MACMINI?

Una immagine pubblicata questa sera potrebbe rappresentare la prima foto pubblica (per quanto non autorizzata) del nuovo Mac mini. A metterla a disposizione sono AppleInsider e MacRumors che sembrano propensi a concedere alle foto un certo grado di autenticità.
Il computer desktop, dal poco che esteticamente si può intuire, è molto simile se non quasi identico al modello attuale: case parzialmente in plastica ma con largo uso di alluminio e bordi arrotondati. Il Mac mini fotografato dall'anonima "talpa" ha 5 porte Usb, una porta Mini DVI, una MiniDisplay Port, una porta Firewire 800.
Secondo l'utente del forum di Macrumors che ha messo a disposizione l'immagine, il sistema avrebbe un processore Core 2 Duo da 2 GHz, 3 MB di cache di secondo livello, 2 GB di Ram da 1066 MHz e masterizzatore con connessione SATA.
AppleInsider, che come accennato pubblica la stessa foto, sembra un po' più cauto, sottolineando di avere visto su una immagine dello scorso autunno un Mac mini pressoché identico. Quella macchina era però un prototipo il che potrebbe lasciar anche pensare che a così grande distanza di tempo, Cupertino potrebbe avere anche intrapreso una diversa strada e il "vero" Mac mini avere specifiche diverse e un aspetto estetico altrettanto diverso da quello presentato.
Ricordiamo che al momento le previsioni più accreditate fissano il lancio dei nuovi Mac mini (e forse anche dei nuovi iMac) per metà marzo. Tra le caratteristiche ci sarebbero anche schede grafiche Nvidia al posto del datato chip Intel che caratterizza i Mac mini attuali.(Fabrizio Frattini, macitynet.it)
A Separate World, un fumetto in Youtube
Nasce da un’idea tutta italiana un nuovo modo di fare fumetti; “A separate world” rappresenta il primo tentativo di dare maggior interattività ad un mondo, quello dei fumetti appunto, che pareva destinato a muoversi solamente a senso unico.
L’idea nasce dalla volontà di sfruttare a fondo dispositivi quali iPhone e iPod touch con un prodotto che superasse i ben noti limiti a cui i fumetti, perfino quelli digitali, sono da sempre soggetti, sviluppando qualcosa di inedito che investisse il lettore di una parte attiva all’interno della storia.
“A separate world” viene definito dagli stessi autori un “enhanced comics“, ovvero un “fumetto migliorato”, un prodotto in grado di miscelare sapientemente i tratti salienti di un fumetto con le possibilità date da device tecnologici quali i dispositivi portatili di casa Apple.
La storia, composta da vignette, video e perfino sei colonne sonore differenti, coinvolgerà il lettore fornendogli, nel suo districarsi, indizi e suggerimenti che lo guideranno attraverso l’evolversi degli eventi, in una trama in cui nulla è lasciato al caso.
Molto interessante è anche la politica commerciale di questo fumetto; secondo le prime indiscrezioni il prezzo di ogni numero dovrebbe attestarsi poco sotto un Euro, rendendolo un prodotto molto invitante per gli acquirenti dell’App Store che, a fronte di una cifra tanto irrisoria, preferiranno sicuramente pagarlo piuttosto che cercare il modo di installarlo abusivamente sui propri iPhone o iPod touch.
Presto sarà online il primo numero, non ci resta che sperare che ne seguano molti altri.
(Nicola Pagani, oneapple.it)
A cosa serve un blog sul mac?
Quante volte hai pensato: czzz, ma che friendly e friendly! Sto' Mac è ostico! Bene, ascolta cosa ti dico: è più difficile estirpare i rovi e fare in modo che non crescano più, che aprire un Mac e cambiargli la scheda madre. Fidati. Ho un boschetto. L'estate passata Enrico, un amico, mi ha aiutato a far fuori una decina di metri di rovi. Era vestito come un assaltatore della prima guerra mondiale. Aveva anche l'elmetto. Una faticaccia, credimi. Ma non pensare che l'estate prossima in quello stesso punto non ricresceranno i rovi. Anzi: saranno belli vigorosi, quei bastardi.
Meglio, molto meglio, smontare un powerbook g4, del tipo a quarantaquattro viti.
In rete c'è tutto quello di cui abbiamo bisogno. Aiutiamoci a trovarlo e il nostro Mac sarà veramente friendly.