CREARE UNA STAZIONE GRAFICA (parte terza)

S'è detto dell'hardware e degli orientamenti generali. Abbiamo fatto riflessioni su perché e cosa comprare. Adesso abbiamo una scatola luminosa che brilla nel nostro ufficio e, se è un Apple, può già fare parecchie cose. Incorporati nel sistema operativo, infatti, troviamo programmi che ci permettono di scrivere testo (TextEdit), visualizzare, ritoccare e archiviare sommariamente le immagini (Anteprima e iPhoto). Ci manca un impaginatore, ammesso che non si intenda comporre con il semplice TextEdit. E ci manca un programma di disegno.
Se le nostre esigenze sono di basso livello, ci possiamo accontentare. Se abbiamo bisogni più specifici, possiamo pensare di rivolgerci a qualche cloud, come ad esempio le Google apps Docs e Picasa.
Se le nostre esigenze sono di livello professionale, allora dobbiamo pensare a qualche investimento. Apple propone per l'impaginazione e la creazione di demo e fogli elettronici la suite iWork arrivata alla versione 09 e dal costo assai contenuto di 79 euro. Le applicazioni sono tre: Pages, Numbers e Keynote. La prima è un impaginatore semplice e intuitivo, anche se non versatile come i concorrenti di cui parleremo dopo; la seconda è molto simile a Excell (e compatibile con i file prodotti dal programma Microsoft) ed essendo nata per Apple ha un livello di “amichevolezza” superiore; la terza è una sorta di Powerpoint, anch'essa compatibile con i file Microsoft, e decisamente semplice da utilizzare, soprattutto se il nostro scopo è creare oggetti da condividere in social network o Youtube. Office di Microsoft offre qualcosa di più, dal punto di vista della raffinatezza, ma non sono rari i casi in cui l'installazione e la gestione dei programmi Microsoft su Apple sono complessi e insoddisfacenti. La differenza la fa soprattutto il prezzo, che varia da 139 a 699 euro a seconda della versione (la Home costa di meno, la Professional costa di più, naturalmente).
I veri programmi grafici però ci obbligano a guardare a un colosso del software: Adobe. La Creative Suite, nelle varie famiglie (Standard, Production, Web Design, Master Collection), non ha obiettivamente concorrenti, sia per completezza di prodotto, sia per interconnessione tra le applicazioni che ne fanno parte, sia come multipiattaforma. Il prezzo non è proibitivo, in considerazione del numero di strumenti che ci mette a disposizione (praticamente tutto quello di cui abbiamo bisogno a livello professionale): dai 1534,80 euro (346,80 l'aggiornamento) della Standard ai 2479 euro (574,80 l'aggiornamento) della Master Collection, con la quale è possibile creare prodotti per ogni tipo di media. Il contenuto della confezione Master Collection è il meglio in circolazione: Photoshop (editing e correzione immagine), Illustrator (disegno), Indesign (impaginazione, unico concorrente di alto livello QuarkXpress, che costa 1349 euro nella versione 9), Acrobat (gestione pdf), Flash (animazioni), Dreamweaver e Fireworks (creazione siti web), Premiere (video), Bridge e altri applicativi di interconnessione e gestione del flusso.
Un eccellente software di disegno, che ben si integra con Illustrator soprattutto per tutto quello che un tempo si faceva a mano libera, è Corel Painter, giunto alla versione 12 (per ora solo in inglese). Prezzo più che accettabile (293,16 euro), per avere uno strumento di pittura digitale unico al mondo.
Infine, per non farci cogliere in castagna da qualche controllo della finanza, dobbiamo dotarci di una regolare collezione di font da cui attingere per alimentare la nostra creatività. Se ci si vuole togliere il problema in una volta sola, puntiamo alla Adobe FontFolio, che ci offre 2200 font a 3598,80 euro. Non proprio uno scherzo: quindi magari possiamo decidere di prendere i font che ci servono uno a uno, scaricandoli dal download center e pagandoli di volta in volta. Per gestirli, considerando che l'eterna utility Adobe Type Manager non è più in vendita, o ci si accontenta delle funzioni incorporate nel sistema operativo, o ci si rivolge a Fontagent o simili (149 euro).
Abbiamo finito? Allora facciamo un piccolo riassunto: per esigenze personali, possiamo usare strumenti gratuiti o quasi, tra i quali segnalo anche Gimp (una sorta di Photoshop scaricabile online); per esigenze professionali evolute, ci vuole l'Adobe Creative Suite (cominciamo con la Standard, poi eventualmente aggiorniamo), corredata da Painter per il disegno a mano libera e le collezioni gratuite di font che troviamo online (ma per avere i font che la maggior parte dei clienti chiedono, bisognerà rivolgersi ad Adobe in un secondo momento). Quindi: 1534, 80 euro più 293,16 uguale 1827,96 euro. Per cominciare non è male...
Nella prossima puntata parleremo delle esigenze specifiche di chi scrive, edita testi o traduce. Nella quinta e ultima faremo un riassuntino di tutto e vedremo quali sono le nuove tendenze, al netto del cloud che va tanto di moda e considerando i grandi cambiamenti connessi alla crescita dell'iPad e del MacBook Air.

Adobe e Apple: convergenze parallele?

Shantanu Narayen, boss di Adobe
Chi come me lavora ogni giorno su Apple e usa applicazioni Adobe vorrebbe che ci fosse un po' più di amore tra i due colossi della computer grafica. Eppure, a causa di Flash o di strategie commerciali incompatibili, Adobe e Apple sembrano non voler fare pace. Risultato: sui dispositivi mobile di Apple Flash non gira e in generale le applicazioni Adobe sembrano poco ottimizzate. Stesso discorso vale per i computer: chiunque adoperi Photoshop e Indesign su Apple sa che la richiesta di memoria delle applicazioni Adobe è fuori da ogni logica. Al punto che è molto più conveniente avere un computer lento ma dotato di tantissima ram piuttosto che avere processori veloci e pochi "polmoni". Incredibile conseguenza: Photoshop gira più veloce sul mio Air che sul mio Quad, in virtù dell'uso abnorme della cache su disco, che avvantaggia la strepitosa velocità dell'hd a stato solido dell'Air.
Tra le ultime notizie sul fronte della guerra Adobe-Apple spiccano le dichiarazioni dell'amministratore delegato di Adobe, decisamente poco promettenti.