EBOOK, NUOVE FRONTIERE

Dopo innumerevoli false partenze, gli ebook sembrano finalmente pronti alla diffusione in larga scala. Almeno così sostengono varie fonti, che sono ben riassunte il questo articolo comparso su Repubblica.it. A contribuire alla sensazione che la tecnologia stia finalmente arrivando a maturità vari segnali, tra i quali l'uscita della versione 2 del Kindle (ancora troppo caro: 360 dollari), il lettore di Amazon, e il prezzo più abbordabile del Reader della Sony (299 dollari). E gli studi sempre più avanzati sulla carta digitale, ormai sul mercato.

APPLE'S WAY OF LIFE

Oggi propongo questa breve riflessione. Gli inventori e gestori di Pirate Bay sono stati condannati da un tribunale svedese: galera, multa e indennizzi, quanto basta per mettere la parola fine alla pirateria sul web. O no? Tutti quelli che cercano on line qualcosa da scaricare gratis, sanno che Pirate Bay è solo un simbolo e la condanna è stata una punizione esemplare. Un monito. Che per di più dovrà essere ancora confermata in appello. Non ha fermato di sicuro la pirateria. I siti cinesi, dai quali è possibile ottenere tutto, chi li metterà mai sotto chiave? Pensiamo un attimo alla diffusione della pirateria: in taluni casi è equiparabile a un fenomeno criminale, nel senso che danneggia gli interessi economici di taluni per favorire altri; ma sovente è la risposta meditata e coerente a un fenomeno di monetarizzazione selvaggia di qualunque cosa. Una risposta simile all'esproprio proletario degli anni settanta e ottanta. Non condivisibile, ma comprensibile. Una filosofia che fa dello sharing il punto di forza dell'evoluzione culturale e tecnica, una sorta di "comunismo" delle conoscenze, come si può contraddire? Non è forse vero che la libera circolazione delle idee è più fertile della censura? Cosa c'entra questo discorso con Apple? Beh, Apple apparentemente è l'esatto contrario dello sharing libero. Il sistema tecnologico e di comunicazione messo in piedi da Apple (commercio on line user friendly, grazie ad iTunes, e terminali di download onnipresenti) è finalizzato al business, naturalmente. Ma riflettiamo su questo: se il business iTunes decollasse al punto da diventare lo standard delle transazioni digitali (non solo musica, film e show, ma anche cultura in senso più generale, cioè divulgazione scientifica, ad esempio, e interconnessione con i blog e i forum, che sono sempre di più patrimonio di conoscenza diffusa e specialistica), non credete che il costo del download andrebbe scemando? Non credete che il vero modo per combattere la pirateria sia di impossessarsi delle sue armi (offrire quello che si desidera subito e gratis) e usarle?

LA GUERRA DEL MULTITOUCH SCREEN

Vari siti web si sono occupati della questione. Come spesso accade sui giornali online si trovano le considerazioni più sensate. Perciò linko questa pagina di Repubblica.it dedicata alla denuncia presentata dalla taiwanese Elan contro Apple. In mezzo alla questione ci sono i diritti per il multitouch screen, una delle innovazioni più caratteristiche e strategiche di Apple, utilizzato su iPhone e in procinto di essere sfruttato su alcuni del nuovi prodotti. Tra i quali il "rumoreggiato" netbook col marchio della mela che dovrebbe uscire entro fine anno. Invito alla lettura dell'articolo e ad approfondimenti successivi prima di formulare qualsivoglia giudizio.

INTEL NUOVI PER MAC PIU' VERDI E POTENTI

Sono passate un po' sotto traccia le ultime novità provenienti da Intel. La prima, datata una settimana fa, riguarda la presentazione della nuova famiglia di processori Xeon 5500, veri mostri di potenza proiettati nel futuro immediato anche di Apple, visto che questi chip equipaggiano il nuovo Mac Pro. I nuovi processori sono in grado, tra le altre performance, di erogare prestazioni superiori del 125 rispetto ai predecessori. Questo bell'articolo di Macitynet illustra i progressi dei processori. Una seconda notizia fa riflettere e ben sperare, nell'ottica di prodotti Apple più ecologici: un nuovo materiale, combinato con innovative tecniche di ingegnerizzazione del chip, permetterebbe la nascita in tempi brevi di processori "verdi" in grado di consumare il 90% in meno. Non mi cimento in un calcolo globale su quanto inciderà sulla mia bolletta, ma ipotizzo che il mondo ne beneficerà parecchio... Anche in questo caso segnalo la pagina di Macitynet che ha ripreso i lanci che provengono da Asia e Usa.